Ž Area: CYBER PUNK               echo ŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽŽ
  Msg#: 10232                                        Date: 05-25-94  14:42
  From: Carta Stampata                               Read: Yes    Replied: No 
    To: All                                          Mark:                     
  Subj: Per la cronaca
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Qualcuno di voi ne sapeva qualcosa?

PC Week di questa settimana, prima pagina, in fondo a destra, sfondo
marroncino-schifoso, firmato A.B.

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"TEMPI DURI PER I PIRATI INFORMATICI"

Non e` famoso come il ben noto pool di "Mani Pulite" ma e` altrettanto
efficace. Si tratta del pool anticontraffazioni della Pretura presso la
Procura di Milano che nei giorni scorsi ha dato il via a una vera e 
propria guerra contro i pirati informatici. Il nucleo, coordinato dal
procuratore aggiunto Nicola Cerato e dai sostitui Enrica Manfredini e 
Francesca Di Naro, puo` vantare il supporto di una squadra di specialisti
della Guardia di finanza, condotta dal capitano Gianfranco Parisi e dal 
tenente Antonio Mancini. Il primo blitz, compiuto martedi 10 maggio, ha
portato al sequestro di oltre 10 mila floppy contraffatti e alla denuncia
a piede libero di sette persone, per violazione della normativa che tutela
il software. I coinvolti risultano essere tutti titolari di negozi e aziende
commerciali, i cui floppy venivano duplicati e venduti. Gli indagati sono
Aldo Carbognani, amministratore unico dell'omonimo negozio di via Montemagni
11; Maria Germano e Davide Fugazzola, amministratori di Joystik Fun di via
Lorenteggio 38; Luigi Gerenzani, amministratore di Luky Service in via 
Rovello 12; Maurizio Gramendola, titolare dell'omonimo esercizio di via
S. Gregorio 8; Paolo Ciabattini, titolare dell'esercizio in via Cardinale
Mezzofanti; Sciarra Vincenzo, titolare del negozio di via Paruta 66. Le
persone titolari o gestori dei negozi, tutti in Milano, rischiano pene
che vanno dai tre agli otto mesi di reclusione. Sorte peggiore toccherebbe
agli acquirenti che, se scoperti, rischierebbero la denuncia per 
ricettazione. La pena in questo caso va dai 2 ai 6 anni di reclusione.

                                                A.B.
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E ben venga il pool "Floppy puliti", ma solo se realmente all'altezza
(o bassezza, come preferite) della situazione.

Questo intervento, la cui data e` peraltro _bizzarramente_ prossima 
a quella del crackdown telematico, non puo` essere che lodato. C'e`
solo da sperare che le eventuali successive operazioni vengano svolte
con REALE cognizione di causa. L'ideale coordinatore sarebbe un finanziere 
hacker (hacker nel senso piu` NOBILE del termine), non un improvvisato
"esperto" che sente puzza di bruciato non appena gli capitano fra le mani
un paio di dischetti e un modem.

Si impone la necessita`, a questo punto, di una capillare alfabetizzazione
informatica. Chi ha voglia di scrivere un libro chiaro, esplicativo, 
esauriente e quant'altro sulla telematica amatoriale? Perche' gli scrittori
virtuali e quelli reali (c'e` un certo signor INTELLETTUALE ;-) dalle
inconfondibili iniziali, G.N., ad esempio) che frequentano il ciberspazio 
non contattano, che so, la redazione dei Millelire?

xxx

                                                cs