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La telematica per la democrazia

tratto da Giubitosa, Mercandelli e Marescotti, "Telematica per la pace", Ed. Apogeo.

Le tecnologie della comunicazione sono strumenti politici e armi politiche: i prodotti di tali tecnologie non sono servizi o merci materiali, ma percezioni e considerazioni umane. Il cuore stesso della democrazia, il fatto che la gente sia capace di realizzare autogoverno, e` un prodotto del saper leggere e scrivere. Gli analfabeti, chi non possiede la liberta` di esprimere le proprie opinioni, quanti non hanno accesso a libri e documenti, costoro non sono in grado di governare se stessi. Per far funzionare una democrazia occorrono tutti e tre gli elementi di ogni sistema di comucazione pubblico: saper leggere e scrivere, liberta`, possibilita` d'accesso. ....... Nei paesi democratici, quei candidati che possono permettersi l'acquisto di spazi televisivi sembrano poi risultare tra i vincitori delle elezioni democratiche, mentre nei paesi non democratici il primo obiettivo di ogni colpo di stato e` il centro di programmazione televisiva. ..... I network telematici sono strumenti che consentono la comunicazione da molti verso molti. ...... Comunicare da molti verso molti vuol dire avere il potere di confrontarsi, organizzarsi, persuadere, informare, discutere e dibattere. ...... (Howard Rheingold)

I movimenti ecologisti, pacifisti e le varie associazioni che si muovono nel campo della solidarieta` e del volontariato sono stati da sempre alla ricerca di mezzi di comunicazione nuovi per ``mettere in rete'' le associazioni e le informazioni, per fare sentire la propria voce, cosi` spesso ignorata dai mass media. La telematica e` uno strumento idoneo a creare ``reti di comunicazione'' per un interscambio permanente e rapido al fine di condividere informazioni e coordinare attivita`, mantenendo un contatto quotidiano in una sorta di ``villaggio globale''. Nel mondo oggi esistono reti telematiche che consentono un interscambio informativo planetario per la difesa della pace, dei diritti umani e dell'ambiente.

Il potere non e` una persona che siede sulla poltrona del comando. Molte volte il potere e` la coscienza generata attraverso secoli e che ha portato allo sviluppo dell'attuale ordinamento sociale e ambientale. Il potere siamo noi stessi quando guardiamo passivamente la TV, quando adottiamo senza mezzi termini uno stile di vita non sostenibile per l'ambiente o le popolazioni del sud del mondo. Siamo, infine, ancora noi, quando esultiamo all'avvento dei nuovi mezzi tecnologici come panacea per tutti i mali e al Villaggio Globale come connessione totale della Terra. Niente di piu` falso! Se esaminiamo con attenzione il mondo della telematica notiamo che fino ad ora il terreno era in mano ai pionieri, ai ricercatori e agli appassionati. Ora che la tecnologia permette di trasmettere grafica, suono e animazione attraverso i cavi del telefono o le fibre ottiche, stanno entrando le grandi aziende che premono sui governi per una pianificazione commerciale del business virtuale sulle reti telematiche. Ma il problema non e` solo questo, che per altro e` troppo evidente. Il problema siamo noi stessi. Il problema sta nella lenta ma inesorabile trasformazione che subiamo ogni volta che diamo per scontate le tecnologie, senza capirne i reconditi meccanismi che le governano. L'enorme penetrazione del mercato multimediale e telematico sara` possibile solo a fronte della semplificazione dei mezzi per l'utente finale. Piu' e' semplice e meno me ne devo occupare. Piu' e' semplice e meno sono attivo, cosciente e vigile: un po' come la televisione. Nel 1791 Jeremy Bentham ideo` uno spazio architettonico come modello della tecnologia al servizio del controllo e dell'esercizio del potere: il Panopticon. La struttura ideata da Bentham era di forma circolare, come una arena, con tante celle sul perimetro sempre illuminate. Al centro della struttura era posta una torretta senza luce, dalla quale una sola persona poteva controllare costantemente tutti i movimenti delle persone poste nelle celle senza essere vista. Le carte di credito, le televisioni interattive, le grandi banche dati telematiche, i fornitori di accesso a internet sono tutti un potenziale Panopticon, in grado di controllare e schedare velocemente milioni di persone, per poi ributtarle sul mercato come prodotto per altre aziende. Sta a noi capire queste cose, indipendentemente dall'enfasi dei mezzi stampa e di comunicazione data alle nuove tecnologie. Con la telematica abbiamo in mano finalmente un mezzo che ci consente di comunicare con persone lontane, di coordinare azioni e promuovere interventi, che non ha paragone col passato. L'importante e` la consapevolezza, e` l'alfabetizzazione. Senza la conoscenza tutto rimarra` come prima: una grande autostrada a 120 corsie e tutte a senso unico.


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Paolo Patruno 2002-01-12