LA STORIA

 

Le origini

(2000 a.C. - 167 a.C.)

L'Albania era abitata sin dalla preistoria, come attestano vari reperti archeologici.
I progenitori degli Albanesi sono gli Illiri, popolazione autoctona che occupava un territorio assai ampio, dal Danubio ai Balcani. Questa gens ha svolto un ruolo di rilievo nelle vicende politiche dell'antico modo mediterraneo.
Le prime manifestazioni di questa civilt� risalgono all' inizio del secondo millennio a.C., quando erano frequenti le guerre tra trib�. Per questo gli Illiri furono presto costretti ad unirsi in alleanze, tanto che il loro territorio si trasform� presto in uno stato potente.
Storici illustri, come Demostene e Strabone, ricordano il valore di queste “tigri della guerra”. In particolare Strabone, che descrisse tutte le trib� illiriche, nomina quella degli Albanet.
Verso il 1000 a.c., gli Illiri occuparono il territorio dell'attuale Albania fondandovi un regno.
Lo scontro con Roma, che mirava ad estendere il proprio controllo sull' Adriatico, fu inevitabile: le guerre illirico-romane, iniziate nel 229 a.C. si conclusero nel 167 a.C. con la vittoria di Roma. Il popolo illirico fu ridotto in schiavit� e il suo territorio fu frazionato in piccole unita' amministrative.

La decadenza di Roma e le invasioni barbariche

(V sec. - XIV sec.)

Dopo la divisione dell'impero romano nel 395, i territori albanesi furono assegnati all'impero d'Oriente.

Nello stesso anno pero' inizi� una tragica serie di incursioni barbariche: Visigoti, Unni, Ostrogoti si riversarono in Illiria, Macedonia e Grecia. In ultimo, verso la fine del VI secolo trib� slave di Serbi raggiunsero il territorio albanese dove stabilirono numerosi principati autonomi e cancellarono dalla storia gran parte della popolazione autoctona, assimilandola.
Solo gli Illiri del sud resistettero agli uragani dei tempi, per riapparire sulla scena alcuni secoli pi� tardi col nome di Albanoi.

Nei secoli X e XI inizi� il declino del sistema sociale schiavistico, mentre al suo posto subentravano gli elementi caratteristici del feudalesimo: i nobili arbereshe si sganciarono da Bisanzio e formarono il principato di Arberia, il primo stato feudale albanese della storia.
Nei secoli successivi il Paese – dove gi� dall'XI secolo � documentato il nome di “Albanesi” per designare i discendenti degli Illiri – fu teatro di accese rivalit� per il suo possesso tra i Bulgari, Veneziani, Svevi, Angioini, ecc., finch� nel 1389 sopraggiunsero gli invasori turchi.

La dominazione turca

(1389 -1912)

I principati locali resistettero uniti sotto la guida del principe Gjergj Kastrioti (Giorgio Castriota), detto Skanderbeg (1405-1468), che combatt� con successo contro i Turchi, guidando l' insurrezione del popolo albanese, terrorizzato dai metodi repressivi dei dominatori.
Durante la lotta degli Albanesi contro gli Ottomani continu� a svilupparsi il processo di formazione di un unico Stato centralizzato, ed il vessillo della famiglia Kastrioti, con l' aquila nera bicipite in campo rosso, divenne la bandiera nazionale albanese.
Alla morte di Skanderbeg, gli Albanesi furono travolti dall'impero ottomano, che non aveva mai cessato di spedire regolarmente eserciti guidati dai pi� abili pasci� turchi.
La definitiva occupazione ottomana port� con s� la rovina economica del paese e la decadenza della cultura autoctona, con la distruzione di citt�, opere d'arte e architettoniche e la conversione di gran parte della popolazione alla fede musulmana.

Numerose rivolte caratterizzarono il dominio turco, senza tuttavia abbatterlo.
Fu solo l'indebolimento della Turchia a opera della Russia (1877 –78) a dare nuova forza al movimento indipendentista albanese, che dal 1940 aveva cominciato a richiedere con insistenza prima il riconoscimento dei diritti politici e culturali dell' Albania, e dopo l'indipendenza.
Risale a questo periodo l' apertura della prima scuola albanese (1877) e l' introduzione di un alfabeto comune in tutto il Paese, in uso ancora oggi.

All' inizio del '900, sotto la minaccia dello smembramento e dell' annessione del territorio da parte delle monarchie balcaniche, le forze rivoluzionarie albanesi ripresero vigore: nel 1910 scoppio' la rivolta contro i Turchi.
Durante la prima guerra balcanica, in reazione alle incursioni in territorio albanese della coalizione nemica, Ismail Kemal Bey il 28 novembre 1912 proclam� l'indipendenza.
Le potenze europee riconobbero tale indipendenza ma affidarono il potere al principe tedesco Guglielmo di Wied (aprile 1914).

Tra le due guerre

(1914 - 1945)

Lo scoppio della prima guerra mondiale spazz� via questa fragile costruzione politica. L'Italia, la Grecia e vari altri paesi occuparono l'Albania, la cui indipendenza fu riconosciuta finalmente nel 1920.

Continue crisi interne laceravano pero' il paese: nel 1924 si scaten� la rivoluzione democratico-borghese contro i latifondisti reazionari e pochi mesi sal� al potere un governo progressista.
La controrivoluzione non si fece attendere e il governo democratico fu rovesciato dai reazionari guidati da Ahmet Zogu, che si fece eleggere nel 1925 presidente della repubblica e nel 1928 si proclam� re (in realt� con poteri dittatoriali).
Sotto questo regime, l' Albania continu� ad essere il paese pi� arretrato d'Europa: nel 1938 l' 80% della popolazione viveva di agricoltura; l' istruzione universitaria e le istituzioni culturali mancavano del tutto; non esisteva assistenza sanitaria; la malaria era una malattia sociale; l' et� media era di 38 anni.

Nell'aprile del 1939 l' Albania fu occupata dalle truppe di Mussolini.
Contro queste gli Albanesi opposero una resistenza eroica, mentre si creava un tessuto di nuclei partigiani e intellettuali socialisti che nel 1941, sotto la guida di Enver Hoxha, e in clandestinit�, fondarono il partito comunista albanese.

Dopo il ritiro delle truppe tedesche (proclamazione della liberazione il 29 novembre 1944, festa nazionale), Hoxha proclam� l'11 febbraio 1945 la Repubblica Popolare d'Albania.

La Repubblica Popolare d' Albania

(1945 - 1991)

Il regime di Hoxha aveva davanti un compito immane: portare l' Albania fuori da secoli di oscurantismo, da un medioevo prolungato fino ai gironi nostri.
C'era quindi l'urgente necessit� di legarsi a nazioni pi� progredite.
Ma il ricordo di secoli di vessazioni straniere era troppo vivo perch� il giovanme Stato si prestasse ad allenze che ne limitassero l' indipendenza ideologica e politica. Comincia quindi il balletto di allenza e rotture –anche clamorose- con i paesi comunisti “fratelli”.
Fino al 1948 vi fu un'unione doganale e monetaria con la Jugoslavia, ma la rottura tra la Jugoslavia e l'Unione Sovietica spinse l'Albania unicamente e decisamente verso l'URSS. Con la destalinizzazione, avviata nell'URSS a partire dal 1956, i rapporti tra i due stati si raffreddarono e dopo una rottura definitiva, avvenuta nel 1961, l'Albania si avvicin� alla repubblica Popolare Cinese. L'invasione di truppe sovietiche in Cecoslovacchia nel 1968 determin� l'uscita dell'Albania dal patto di Varsavia. Nel 1977-78 l'Albania (che nel frattempo si era completamente isolata dall'Europa), dissentendo dall'orientamento pragmatico adottato da Pechino, prese le distanze anche dalla Cina.

Hoxha guid� la rinascita del paese con pugno di ferro, elaborando una costituzione di forte stampo stalinista, bandendo la propriet� privata e la possibilit� di professare una fede, liberandosi senza scrupoli degli avversari politici, e dando vita alla Segurimi, la temibile polizia di stato con compiti di spionaggio (pare vi fosse coinvolta quasi la met� della popolazione).
Per il terrore di possibili invasioni, ricopr� il territorio di bunker di cemento, oggi diroccati ricoveri di nomadi e animali.

In seguito, per�, dopo la morte di Hoxha avvenuta nel 1985, l' Albania sembro' non sopportare pi� la “dittatura del proletariato”, e si determin� una cauta apertura del Paese; il successore di Hoxha, Ramiz Alia, diede avvio a un riavvicinamento economico e politico con l'Occidente e, sotto la pressione di sanguinose ribellioni scoppiate in tutto il Paese, a qualche concessione e a qualche riforma, ostacolata per� dagli eredi di Hoxha ancora largamente sostenuti nelle campagne: nelle elezioni del 1991 questi ultimi hanno conquistato una larga maggioranza parlamentare, rendendo cos� incerto e difficoltoso il processo di democratizzazione del regime.

Intanto, la parte pi� povera ed esasperata della popolazione comincia a prendere la strada dell' espatrio.

Popolazione
Gruppi etnici Albanesi 97%, Greci 2%, Slavi 1%.
[materiale informativo
gentilmente fornito da
luana carbonini]

L'Albania � il paese pi� “giovane” d'Europa per l'et� media dei suoi abitanti.

Circa la met� della popolazione lavora nell'agricoltura.

L'Albania �, insieme con la Turchia, uno dei maggiori produttori mondiali di cromo. Pu� contare inoltre su ricchi giacimenti di rame, nichel e ferro.

 

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