Archive for June, 2008

Neuromancer

June 23rd, 2008 | Category: tmrc,vita

Il mio rapporto con la lettura e’ ricominciato da qualche mese (dopo un silenzio di anni, credo), quando ho sentito dentro di me l’obbligo di leggere almeno Neuromante di William Gibson.

Il romanzo ha generato in me un senso di delusione centrifugo; improvvisamente ho preso coscienza di come molti film (che io ritenevo originali) si siano ispirati fin troppo pesantemente a Neuromante, diminuendo cosi’ il loro fascino:

1997 fuga da new york

strange days

matrix

per citarne alcuni.

Prima di affrontare la lettura del libro, sapevo ovviamente che si trattava di un romanzo cult, vincitore di numerosissimi premi.

E io, come se avessi dimenticato che anche i libri possono dare forti emozioni, mi chiedevo: “Ma.. cosa avra’ mai potuto scrivere W. Gibson per vincere tutti quei premi? Quali parole? Quali idee? Quali descrizioni??”

…dopo 2 pagine avevo gia’ la risposta:

Case aveva ventiquattro anni. A ventidue era stato un cowboy, un pirata del software, uno dei piu’ bravi dello Sprawl. Era stato addestrato dai migliori in assoluto, da McCoy Pauley e Bobby Quine, leggende del mestiere.

 

Aveva operato in un trip quasi permanente di adrenalina, un sottoprodotto della giovinezza e dell’efficienza, collegato a un deck da cyberspazio modificato che proiettava la sua coscienza disincarnata in un’allucinazione consensuale: la matrice. Ladro, aveva lavorato per altri ladri piu’ ricchi, che gli avevano fornito l’insolito software per penetrare le brillanti difese innalzate dalle reti delle multinazionali, per aprirsi un varco in banche-dati pressoche’ sterminate.

Aveva commesso l’errore classico, quello che aveva giurato di non commettere mai. Aveva rubato ai suoi principali. Aveva tenuto qualcosa per se’ tentando di piazzarlo attraverso un ricettatore ad Amsterdam. Non sapeva ancora bene come l’avessero scoperto, non che adesso avesse importanza. Si era aspettato di morire, allora, ma loro si erano limitati a sorridere. Naturalmente gli avevano detto che era il benvenuto… benvenuto a farsi i soldi. E ne avrebbe avuto bisogno. Perche’, sempre sorridendo, si sarebbero assicurati che non fosse piu’ stato in grado di lavorare.

Gli avevano danneggiato il sistema nervoso con una micotossina russa risalente ai tempi della guerra.

Legato a un letto di un albergo di Memphis, con il suo talento che veniva bruciato micron dopo micron, era rimasto in preda alle allucinazioni per trenta ore.

Il danno si rivelo’ microscopico, sottile, e completo.

Per Case, che era vissuto per l’euforia incorporea del cyberspazio, fu la Caduta. Nei bar che aveva frequentato come il numero uno fra i cowboy, l’atteggiamento dell’élite comportava un certo passivo disprezzo per la carne. Il corpo era la carne. Case era caduto nella prigione della propria carne.

……………

In Giappone, lo aveva saputo con assoluta certezza, avrebbe trovato la sua cura. A Chiba. O in una clinica legale, o nel sottobosco della medicina abusiva. Sinonimo d’innesti, giunzioni nervose e microbionica, Chiba era un magnete per le sottoculture tecno-criminali dello Sprawl.

A Chiba aveva visto svanire in due mesi di consulti e di esami i suoi nuovi yen. Gli uomini delle cliniche clandestine, la sua ultima speranza, avevano ammirato l’abilita’ con cui l’avevano menomato, poi avevano scosso lentamente la testa”

…alcune parti del libro rimangono per me ancora un mistero. Con tutto lo sforzo e la fantasia, proprio non sono riuscito a raffigurarmi cio’ che ha descritto Gibson – ma e’ stato cosi’ anche per prometheo, quindi mi sento consolato (invidio prometheo: la sua decoder ha letto e riletto Neuromante. Che uomo fortunato!).

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Salve, vendo relay a prezzi modici.

June 14th, 2008 | Category: tmrc

Ciao cari.

Il mio caro conoscente Emiliano Verrocchio e’ attualmente in Finlandia.

.. si e’ portato dietro tutto il computer (fisso) e a quanto pare, nell’appartamento dove vive ora, ha persino la connettivita’ .

Tuttavia non riesce piu’ a spedire posta (qui in Italia usava un’ADSL Libero, just like me).

Figuriamoci se mail.libero.it poteva consertire il relay da parte di un indirizzo ip finnico.

inetnum: 80.221.0.0 – 80.221.255.255
netname: SONERA-FINLAND-BBNET
descr: Broadband access pool
descr: TeliaSonera Finland Oyj
country: FI
admin-c: HP7172-RIPE
tech-c: SIH3-RIPE
status: ASSIGNED PA
..allora ho proposto a Emi: perche’ non usi il mio server come smtp?

Lipperli’ avevo pensato di aprire tutta la /16 al relay, ma poi ho scelto una via piu’ raffinata: smtp + autenticazione (tls ONLY).

Si e’ posto un problema: Emi non riusciva a telnettarsi verso il mio server sulla porta 25.

(a parte il fatto che Vista di merda non ha il telnet abilitato di default, vabe’..)

Pensavo/speravo che potesse dipendere da un firewall sul suo pc, invece no:

e’ proprio il suo provider che ostacola quella connessione.

Ho pensato: “sarebbe bello bindare postfix su un’altra porta”… ma anche no!

iptables -t nat -A PREROUTING -p tcp –dport 26 –j DNAT –to 192.168.1.3:25

Fantastico. La porta 26 come era facile pensare non era stata posta sotto la giurisdizione del provider finnico 😛

e cosi’.. vai Emi! Da oggi puoi usare il mio smtp ovunque tu sia!

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cerchiamo di capire insieme perche’ MYSPACE = MERDA

June 14th, 2008 | Category: musica,tmrc,vita

odio myspace.

fa cagare, non funziona un cazzo, MOLTO PEGGIO dell’open source.

non mi pare inoltre che questi ricchionazzi abbiano tutta la connettivita’ di cui hanno bisogno per sorreggere un gigante del genere (un gigante di merda, chiaro).

ma questo e’ il male minore. il male peggiore sono gli utenti, gli utenti stuzzicati dalla gran voglia di merda, e che pertanto si recano in un sito di merda per contribuire con la loro piccola merda di corredo.

video sucati da youtube, immagini hostate su quell’altra merda di imageshack, slideshow, mp3… ovviamente tutto frullato insieme in un bel frappe’ al gusto di SPRECO.

qualche esempio?

benissimo, vediamo un po’ di mettere alla berlina alcune myspace DIMMERDA che mi fanno crashare il browser per il solo fatto di aver OSATO aprire il loro myspace

#1 

http://www.myspace.com/bucky_kath

#2

http://www.myspace.com/mojavegringo

…e cronometrate il tempo che impiega il vostro computer a diventare un VIC20

per stasera basta.

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Tribute to Eddie Van Halen

June 14th, 2008 | Category: musica,vita

eddie jumping

Uno dei miei piu’ grandi eroi. Quando ero piu’ giovane, la sua figura rappresentava per me una sorta di stile di vita, molto piu’ che un semplice chitarrista (e compositore).

All’epoca ero talmente uscito di testa che avevo verniciato il manico della mia Ibanez per farlo sembrare in acero (la mia e’ in realta’ in palissandro), e ci avevo attaccato diverse strisce di scotch nero e bianco (mentre la storia narra che Eddie passo’ sopra il corpo della sua chitarra con le ruote della bicicletta verniciate di nero).

Non ricordo quanti anni fa ho comprato un piccolo libro “Van Halen Riff by Riff”, con tanti esempi del suo stile, i suoi riff piu’ famosi, etc..

All’inizio di questo libro c’e’ secondo me la piu’ bella definizione dello stile di Eddie che si potesse mai scrivere.

E’ in inglese, se qualcuno si offre di fare una splendida traduzione in italiano… 😉

“..this remind me of an experience I once had as a youth. At 14, while on a white-water canoe trip in Canadian wilderness, I was able to take a helicopter ride with a Vietnam vet combat pilot, who earned his stripes flying out wounded soldiers while under fire.

After flying level for a while, he suddenly pulled our bird up vertically and turned off the engine, commencing a manuever knows as “hammerhead”.

In total free-fall, the front of the helicopter dropped down towards earth like dead-weight and we started falling towards a lake below like a two-ton rock.

At what seemed like the last second, he flipped the engine on and we skimmed the surface of the water, feeling lucky to be alive. The combat pilot just turned to me and smiled ear-to-ear.

I often get this same feeling of exhilaration and surprise while listening to Eddie Van Halen’s guitar work.”  (Pete Prown)

A questo punto.. la durissima scelta.. che cosa potrei farvi ascoltare per dare un’idea?

Vi lascio con l’assolo di Eddie nel brano “Romeo Delight”.. dal disco “Women and children first”.. un disco che sembra piu’ bistrattato degli altri 🙂

 

 

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Annalisa

June 13th, 2008 | Category: rapporto con le donne

Ann` says:

[14:24:45] marrone sta a casa dei suoi vero?
soogle says:
[14:25:22] mi sa che e’ gia’ ripartito
Ann` says:
[14:25:32] per dove?!??!
[14:25:38] ma se avevamo appuntamento
[14:25:48] tra mezzora
[14:25:49] …
soogle says:
[14:26:02] scusa ma allora perche’ lo chiedi a me?
[14:26:04] io che cazzo ne so
Ann` says:
[14:26:11] cmq partono domani
soogle says:
[14:26:13] ah
Ann` says:
[14:26:16] cioè lui parte assieme a elisa
soogle says:
[14:26:19] AH
Ann` says:
[14:26:21] se nn mi sbaglio
[14:26:27] eh
[14:26:40] nn devono andare al concerto dei rage a modena?
soogle says:
[14:26:44] si
Ann` says:
[14:26:52] allò mi sa che partono o domani
[14:26:53] o sabato
[14:26:56] no
[14:26:57] ahaha
[14:26:58] domani
soogle says:
[14:27:03] pigliatela al culo stella
[14:27:09] che ti serve da Marrone?
Ann` says:
[14:27:17] marrone è un amico
[14:27:22] e si presta a farsi fotografare
[14:27:26] al contrario di qualcun altro
soogle says:
[14:27:26] ah ti viene a aggiustare il pc?
Ann` says:
[14:27:29] no
soogle says:
[14:27:30] LOOOOOOOOOOOOOOOOOL
Ann` says:
[14:27:31] pezzo di merda
[14:27:33]
[14:27:42] aahahahaha
[14:27:48] tu che nn sei mio amico
[14:27:54] nn fai mai niente di quello che ti chiedo
soogle says:
[14:28:00] gia’ gia’
Ann` says:
[14:28:20] eeeeee
soogle says:
[14:28:29] prima ero buono
[14:28:33] poi la gente m’ha fatto diventare cosi’
[14:28:35] mi dispiace
[14:28:37]
Ann` says:
[14:28:43] vabbò ma io che c’entro
[14:28:47] pigliatela cn quelli stronzi
[14:28:50] scusami
soogle says:
[14:28:52] ormai ho eretto
[14:28:55] questa barriera di fastidio
Ann` says:
[14:29:08] sci ma erigila cn chi se la merita
[14:29:09] quanto meno
[14:29:11] che cazz
soogle says:
[14:29:52] ma io vorrei
[14:29:58] ricevere un incentivo
Ann` says:
[14:30:11] tipo dei soldi?
soogle says:
[14:30:14] nooooooooooooo
[14:30:18] ce l’ho lo stipendio
[14:30:46] ormai quando caco devo stare attento a separare le banconote dalla merda
Ann` says:
[14:31:29] ngulo amico
[14:31:31] beato a te
[14:31:33] cazzo
[14:35:52] dammi per favore
[14:35:55] o nummer di marrone
soogle says:
[14:36:03] 085 6*****
[14:36:07] 347 7******
Ann` says:
[14:36:11] ngulo
soogle says:
[14:36:23] non sono stato abbastanza veloce?
[14:36:24] EH
Ann` says:
[14:36:45] sì stellina mia della casa di mammete
soogle says:
[14:36:58] HUAHUAHuAHUAHUAAHUAHUAHUHUHU
Ann` says:
[14:37:06] eheuhe
soogle says:
[14:37:10] torno at work
[14:37:11] adopo
Ann` says:
[14:37:18] *

Ann`s website

UPDATE:

Ann` says:
[15:16:49] avevi ragione
[15:16:50] mha suolato
[15:16:52] è partito

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Talk!

June 02nd, 2008 | Category: tmrc,vita

tutto un procedimento fatto-apposta..

Oggi sono stato a correre al parco.

Come spesso avviene, non riesco a non pensare a niente.

Anzi, penso a troppe cose insieme, una frenesia di idee che quasi mi stordisce.

Ad ogni modo cercavo di capire cosa c’e’ che non va. Una delle cose potrebbe essere questa: lo spreco.

Tornato a casa, ho deciso dunque di aprire il primo dei 15 dvd multimediali col corso di Inglese uscito con L’Espresso.

Aperto il “cofanetto”, ho visto che dentro c’era piu’ di 1 dvd: 2 cd, 1 dvd, e un libretto.

Per tagliare corto, ho deciso di vedere il dvd multimediale sul portatile, dove ho Windows.

Non si leggeva bene, andava terribilmente a scatti.

Pensando che fosse un problema di lettore, ho deciso di spegnere il laptop e di accendere il fisso (che era spento per motivi di risparmio energetico, ovviamente).

Dopo 2 minuti che era “up”, sento un beep e vedo questo:

????

mio padre che si connette in ssh sul mio pc e mi chiede di venire in talk!?!?

mi sembrava troppo inverosimile.. e invece 🙂

(quando si usa talk, la schermata viene divisa in 2 parti: tu scrivi in quella superiore, l’interlocutore in basso – e non bisogna premere “Invio” per mandare messaggi: mentre scrivi, l’altro ti legge gia’)

 

E, a questo punto, vi lascio con questo piccolo estratto che mi e’ sempre piaciuto:

Tony Mobily si considera un ex-hacker, dice di aver perso quella spinta che lo portava ad essere molto curioso, di aver mantenuto sostanzialmente tutte le capacità necessarie, tranne la volontà di farlo. Dall’Australia – dove oggi vive e lavora configurando server ed installando diversi programmi – rivela che ha potuto costatare l’assenza di particolari caratteristiche legate ad hacker di diversi paesi, e che vi è una netta differenza tra l’hacker e l’eroe immaginario che oscura la sua figura reale. I film, a suo avviso, non riescono mai a rendere la reale sensazione che prova un hacker ad esplorare un sistema:

“Un esempio: un root si connette proprio in quel momento, mentre sei dentro con la password di un’altra persona, e ti sbatte una richiesta di talk, e quando ci parli ti chiede come stai, se hai risolto il problema del cane dal veterinario, ecc… E mentre tu ti rendi conto che l’utente cui hai fregato la password era un amico stretto del root, il root realizza che tu non sei quella persona… Questa è un’avventura, una cosa che ti carica d’adrenalina, una sfida che senti di poter vincere, una cosa che ci metterai due ore a raccontarla, ed a dire ai tuoi amici come tu sia riuscito a farglielo credere…Ma che in un film, semplicemente, non renderebbe l’idea”.

 

fonte: http://members.fortunecity.it/xenios/oscuro/Tracce1.htm

 

 

 

 

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