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sogno

January 17th, 2010 | Category: sogni

mi sono svegliato circa 15 minuti fa, dopo questo “incubo”.
sono rimasto a letto per diversi minuti, nel dubbio: “che faccio,
mi rimetto a dormire, col rischio che poi mi dimentico tutto, o mi alzo
e lo scrivo da qualche parte?” – e cosi’ eccomi qua.

sembrano diversi sogni insieme.

il primo riguarda un viaggio. io che ero partito per 6 anni, ed ero andato
in India (o un posto esotico simile). Credo che sulla scelta della location
sia stato influenzato dalla visione di Rambo stasera (l’ultimo “Rambo”,
che in realta’ si svolge in Thailandia).

nel sogno ricordavo il viaggio fatto da Semola e Aguz (che credo siano stati
proprio in India).

in questa parte del sogno, c’e’ finita anche un’immagine: di una persona
che sta su una barca a vela, una grossa vela, e si fa scivolare giu’ lungo
questa infilandoci un paio di coltelli.. come faceva “Slot” nel film
Goonies.

poi, senza uscire dal sogno, una strana scena.
io ero davanti ad un monitor, in cui c’erano due quadranti rettangolari, orizzontali.
questi quadranti descrivevano la posizione di 2 aerei che si dovevano abbattere tra
loro con dei missili.
il quadrante lampeggiava quando uno dei 2 aerei si trovava in una posizione “buona”
per essere colpito.
qui credo invece che c’entri la visione di Tuono Blu su LA7 oggi pomeriggio.
era da un po’ che aspettavo di rivedere questo film.

la differenza e’ che ogni tanto sul quadrante compariva la scritta “FACEBOOK”
e mentre l’aereo si trovava in quel tipo di aerea, non poteva essere colpito.
l’aereo nemico era pilotato da un mio amico, Angelo C.

sempre in questa parte del film, mi ritrovavo a camminare lungo una spiaggia.
il cielo era nuvoloso.. grigio.. post pioggia.
lungo la spiaggia (sempre in India o simile) c’erano altre persone che camminavano,
le sentivo parlare.
sul cielo, nel frattempo, vedevo sfrecciare altri aerei, di diverso tipo,
legati al discorso dei “quadranti” di cui sopra.

una coppia stava parlando del fatto che loro potevano permettersi di raggiungere
questo luogo in poche ore, perche’ potevano permettersi di pagare il costosissimo
biglietto dell’aereo (credo che partissero del Canada o dalla California).

poi c’e’ il momento in cui io ritorno a casa, a casa mia a Pescara.
ritrovo mia madre, ci abbracciamo.

andiamo in camera da letto (“la stanza del matrimonio” come dicevo da piccolo)
e noto che c’e’ ora un letto a 1 piazza, e c’e’ il piumone di Snoopy che adesso
uso io.

mamma mi dice che adesso lei e papa’ non stanno piu’ insieme, che lo shock
della mia assenza per 6 anni era stato troppo grande.

lei cmq telefona a papa’. le dice che sono tornato. papa’ e’ contento.
mamma le chiede di tornare a casa, o di far venire Zio Pierino stasera
in modo “che Francesco non dorma da solo”.

poi mia madre mi spiega che.. il matrimonio non era stata una scelta di cui era
convinta. si era sentita costretta dai parenti, dalla situazione..e ora
che io, che ero il “collante” me n’ero andato.. loro si erano divisi.
ma rimasti in buoni rapporti, mi sembra.

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secondo sogno.
credo di trovarmi a Roma, in una specie di bar.
sono nel retro, con altre persone.
ad un certo punto entra un tizio, e chiede se qualcuno ha una Citroen
parcheggiata male in via …. “XXXXXXX”.
non ricordo il nome della via, ma mi ricordo che suonava ambiguo, cioe’
non si capiva se XXXXX era l’aggettivo o il nome della via.

come se avesse chiesto “e’ vostra la Citroen parcheggiata in via
Parallela?”

io, nel dubbio, mi alzo e vado a vedere.
a questo punto mi “trasmigro” in un signore anziano.
praticamente la via era in realta’ una via in salita, una lunga
scalinata, stretta. tipica di un paesino abruzzese.
io mi trovavo ai piedi di questa scalinata, e tenevo
un cavallo al guinzaglio.

dovevo risalire e raggiungere la Citroen, per spostarla.

allora inizio a muovermi col cavallo.
poi penso che .. devo “fare male” in qualche modo al cavallo,
perche’ lui stava salendo troppo velocemente, e io invece
volevo dare l’impressione al tizio che aspettava che muovessi
la macchina, che eravamo entrambi in difficolta’ (cioe’ sia io
che il cavallo).

cosi’ tiro’ un po’il cavallo e lo faccio scivolare un po’ su
un gradino, cosi’ lui si sloga una zampa.

mentre sto per raggiungere la Citroen, viene in senso contrario
un signore con un cane.
cane e cavallo si attaccano. il cavallo uccide il cane.
e poi attacca, davanti ai miei occhi, anche il signore, sui 50
anni.. vestito con jeans, giacca di jeans, occhiali, un po’
ciccione, somigliava un po’ a Andrea Braido.

a questo punto mi “rifugio” dentro una casa.
sembra di essere in un laboratorio segreto negli anni ’70
c’erano computer, armadi, stampanti.
il tema di fondo e’ una sorta di esperimento fatto sugli umani,
un “liquido” o simile che veniva dato agli umani, per poi
trasformarli.

il cavallo infatti, era un umano, si era trasformato tempo
prima dopo aver bevuto il liquido (ma la cui “ricetta” era
sbagliata).

infatti il cavallo, che a tratti appare come un grande cavallo
con gli occhi rossi (e che parla) a tratti come un signore
vestito con giacca e pantaloni color kaki) mi insegue per la
casa e cerca di uccidermi, ritenendomi non so perche’ responsabile
di queste “versioni beta” di questo liquido.

mentre scappo per la casa, passo vicino a una radio, in cui sento
la mia voce che parla.
capisco che era come se io, all’epoca della registrazione, ripetevo
piu’ volte il messaggio per essere sicuro che chi ascoltava aveva
tempo di trascrivere il numero di un conto bancario: 401517.

lo scrivo su un postit giallo (di quelli moderni insomma)
poi trovo una specie di pistola, con sotto una grossa ampolla
trasparente, contenente un liquido giallo.
sembrava una pistola con sotto attaccato uno di quei cosi
antizanzare.

sparo contro il cavallo, ma non muore. continua ad inseguirmi.
e mentre cerco di aprire, col calcio della pistola, uno dei
tiranti che blocca il portone, mi sveglio.

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