Archive for the 'vita' Category
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a che serve essere buoni?
probabilmente ad influenzare (in maniera socialmente vantaggiosa) i rapporti con le altre persone, nel presente.
ma non ti garantiràdi passare un tramonto di vita esente da dolore e sofferenza.
mio padre era una persona mite, educata, rispettosa.
abituato a “accusare” e ad “accumulare”, a proprio danno, e a vantaggio degli altri.
ma tutto questo non gli ha evitato la sua situazione attuale.
la sua grandissima fortuna è quella di avere accanto una persona come mamma, estremamente affettuosa, estremamente sensibile ed in grado di “leggere” l’altro.
senza demordere.
oggi siamo stati all’ospedale, settimo piano, medicina sud.
abbiamo incontrato per fortuna un’infermiera riccia che ha gentilmente concesso a mamma di entrare a trovare papà, anche se non era ufficialmente orario di visite.
io ero lì fuori ad aspettare.
poi dopo pochi minuti, ho visto comparire attraverso il vetro della porta del reparto le due sagome: quella di mamma, e quella dell’infermiera, che le aveva poggiato brevemente una mano sulla spalla.
per cui sapevo giàche di lì a poco avrei visto “in chiaro” mia madre con gli occhi lucidi.
e così è stato
hanno fatto entrare anche me, sempre con grande cortesia e umanitÃÂ
papàsta come un cristo morto. ed è ancora più doloroso se penso che, fino a qualche giorno fa, era addirittura in ripresa: mangiava per bocca, ascoltava la musica che gli avevamo procurato, giocherellava con gli oggetti che mamma gli portava…
chissàse tutto questo potrebbe capitare anche a me.
essere frustrati perché non si riesce più a comunicare con gli altri
non ci si può grattare perché nel frattempo ti hanno ammanettato ad un lettino, dove ci sei finito per motivi X.
e devi subire anche tamponi su tamponi, che magari ti fanno alla narice sbagliata, perché nessuno ha la premura di controllare se tu hai il setto deviato (come ce l’ho io).

perche’ voglio bene ad ernesto
io non ho mai avuto un dichiarato terrore dei cani
però, quei cani esteticamente “grossi e cattivi”.. sì, quelli un po’ mi mettevano in agitazione
un pomeriggio vado a casa di Ernesto, sulla Tiburtina, e io so che ne stavo per incontrare uno.
prendo l’ascensore, arrivo al 3 o 4 piano
busso
mi apre con il mega cane lì che era tutto impazzito dalla presenza di un nuovo sconosciuto
io pietrificato
lui mi stava giàporgendo un biscotto, che io avrei dovuto prendere urgentmente in mano
“prendilo! prendilo!”
l’ho preso. poi ho eseguito le istruzioni: ossia andarsi a sedere sul divano, e porgere il biscotto al mega cane
quel rito avrebbe messo tutti in sicurezza.
ha funzionato!
stimo Ernesto per aver trovato una soluzione da pochi secondi, piuttosto che mesi e mesi di psicoterapia
2 commentsforse
forse ho capito perché mi intrigano così tanti i film a sfondo “crisi finanziarie” e simili
…perché papino lavorava in banca?
papino.. non lo ved(iam) dall’inizio del mese.
non ho idea di quale espressione abbia in viso
di quanto sia cambiato
…18 giorni.. senza vedere nessuna figura “famigliare”…
che brutta cosa.
alleviata solo dal fatto che, SPERO, lui sia cosciente solo in parte che “viva alla giornata”..
magari si è giàabituato al nuovo ambiente..
la cosa che mi fa più paura è l’impotenza.
per me, lui sta vivendo una sorta di prigionia. di tortura.
ogni tanto arriva qualcuno e lo ammanetta. o gli mette il sondino. o gli urla contro perché lui non si sta buono.
soffre. non può esprimerlo. può solo viverlo e patirlo.
chissàin che stato torneràa casa…
20 giorni fa lui magnava.
girovagava per casa.
passeggiava con mamma.
cmq, in sintesi: io i problemi li ho “dentro”, sicuramente.
ma quello che c’è fuori non mi aiuta, spesso e volentieri.
1 commentthe big sho(r)t
datemi altri 100 film così
cmq, che incredibile recitazione.
loro.. si percepisce, è palpabile
“godono” nell’essere come sono.
totalmente invidiabile
anche questa scena non scherza
alone
mi sembrava proprio un “dogma”… stare da soli.
mamma mia quant’è bello stare da soli!
che libertà!
ma poi.. nella realtà…?
direi che, negli ultimi tempi (anni), tutte le volte che mi trovo da solo, mi auto-stresso.
davvero. sono più rilassato e “lento” quando sono in due (leggi: con Marzia), che quando sto solo.
mi prende una sorta di furia. furia di fare… troppo
troppi desideri
troppe informazioni
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tra le sensazioni più frequenti che ho, è la grande (sensibile) difficoltànel coordinare cervello -> azioni
con le parole, non ne parliamo. mi devo realmente sforzare, è una roba tutt’altro che naturale
con la scrittura su tastiera, sì, anche, a volte veramente “mi se ne esce la catena”
ma non parliamo dei gesti.. spesso mi scopro a fare goffamente più e più volte dei gesti che.. sembrano realmente denotare una sorta di DISABILITA’ al 95%
secondo me, al di làdell’aspetto “neurale”, comunque qualche problema fisico ci deve essere.
cioè, non è nemmeno un dubbio: ho fatto delle visite, e sembra proprio tunnel carpale.
3 commentsAlternative
Se questa cosa non è praticabile, potrebbe andare bene anche questa:
la potrebbe suonare Miriam
No commentse di quest’altra faccenda, invece…
direi che la cosa che mi impressione di più, è la quiete acustica che c’è in giro.. l’aria percettibilmente più respirabile
che strano, prima volta in vita mia che non ho potuto festeggiare il mio compleanno.
o meglio, l’ho festeggiato, ma facendo un’improvvisata diretta su Twitch 🙂
a lavoro ci stavamo muovendo per mettere Webex (per fare le riunioni online..) ma poi, per via di “problemini” di Cisco, abbiamo optato per Zoom, e adesso mi sembra proprio che TUTTI USINO ZOOM per fare qualsiasi cosa, dal lavoro alle minchiate.
Grande zoom!

In tutto questo
non so perché non avevo ancora mai scritto nulla in merito…
..che bello, quelle scelte che prendi.. nel giro di pochi minuti, e sai che sono scelte che non “durano poco”, ma che, in una certa misura, “ti cambiano la vita” ( o te la condizioneranno parecchio )

Colin, in onore del personaggio di Bandersnatch

Houston, we’ve had a problem here
ieri sono stato a Giulianova, cittànatale di mammà, tra l’altro
ho dovuto registrare 3 brani, di mauro, su cui avevo precedentemente “inventato” delle parti di chitarra..
temevo il bordello sull’autostrada (che è chiusa in un tratto da qui a Giulianova, o meglio dire sequestrato).
per fortuna è andato tutto liscio.

il 3 brano “in ordine di esecuzione” era un brano su cui avrei dovuto usare il wah (lo ammetto: ho cercato di capire grazie a Internet se il modo più corretto fosse “wah wah o wha wha.. ma il risultato non è stato univoco. pazienza)
e insomma. vado per registare il terzo brano.. faccio per premere il wah (per accenderlo) e… era giàacceso.
morale: ho registrato i primi 2 brani col wah acceso. a metàcorsa.
questa cosa è maledettamente interessante (https://www.reddit.com/r/interestingasfuck/ , https://www.reddit.com/r/Damnthatsinteresting/), perché mi si accendono 2 pensieri, almeno:
a) il fonico può non accorgersene. può semplicemente assumere che il tuo ampli sia rumoroso, non tutti sono ricchi, magari il tuo ampli è una merda, ci sta
b) non me ne sono accorto nemmeno io. certo, il suono mi sembrava troppo squillante, sentiva una forte necessitàdi smussare le frequenze alte. ma.. pensavo fosse una sensazione derivata dalla ripresa (dei microfoni). a parte il fatto che il mio ampli (Marshall JTM30) ha la fama di essere squillante..
il pensiero interessante del momento è:
se parti da una situazione di NORMALITA’, e di colpo introduci DUE variazioni :
variazione 1: non sentire il suono del tuo ampli nella tua cameretta, ma in una regia di uno studio, microfonato
variazione 2: avere il wah acceso per sbaglio
.. potresti non accorgerti di una delle 2 variazioni, ma dare per scontato che sia UNA SOLA variazione, e quindi dare la colpa alla regia, al microfono, etc.. e non ad altro.
epilogo: durante il tragitto di ritorno da Giulianova, la colonna di TIR nell’altro senso era impressionante, in effetti.
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