Aug 16

desideri, parte 2

Category: vita

farenheit

sono piacevolmente sorpreso dal fatto che la Terapia E (*) mi abbia fatto fare qualche passo avanti sulla comprensione del problema dei desideri.

per farla breve, io credo che in futuro sara’ meglio mantenermi a debita distanza dai miei desideri.

e’ inutile, l’angolo della mia mente etichettato come “desideri” sembra essere il buco nero in cui vanno a finire le mie manie, le mie frustrazioni e (perche’ no?) anche le mie finte prese di posizione.

ed e’ per questo che, puntualmente, mi scopro ad aver desiderato cose che in realta’ non mi piacciono, o che mi interessano poco.
ma tutto cio’ non e’ indolore: prima di capire questo, non mi faccio mai mancare malinconie e/o rimorsi, come se fossi veramente triste.

mi viene in mente il film Fahrenheit 451, in cui i “cattivi” bruciano i libri in quanto ritenuti dannosi per gli esseri umani. perche’? perche’ i libri favorirebbero l’insorgere dei desideri, e di conseguenza porterebbero l’uomo ad essere turbato e infelice.

in effetti, diversi anni fa, quando ho visto il film, non mi sembrava che i cattivi avessero torto.
sara’ stata l’abile dialettica usata per spiegare le proprie ragioni, ma in fin dei conti mi sembrava tutto molto razionale.

e cosi’.. forse gli unici desideri a cui devo prestare attenzione sono quelli che posso soddisfare in 5 minuti.

(*) la Terapia E (“evolutiva”) di cui si parla in questo libro.

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Aug 6

desideri

tante volte ho sognato (nel senso di “fantasticato”, in realta’ non faccio quasi mai sogni erotici) di fare sesso con delle ragazze. l’ho desiderato proprio tanto.
immaginavo: mio dio, andare a letto con X sarebbe come toccare il Paradiso con un dito, e altre cose del genere.

queste cose non si sono MAI avverate. mai.
non c’e’ stata una volta che ho avuto un desiderio del genere, e questo si e’ concretizzato.

tutte le mie esperienze sono venute per caso, mentre io ero piu’ o meno fermo nella mia vita.

ogni tanto mi chiedo: ma perche’ questi desideri non si avverano?
comincio a pensare che ci sia una sorta di meccanismo di “auto-protezione”, che in realta’ ti tiene alla larga da esperienze distruttive.

forse, se veramente andassi a letto con X, le conseguenze potrebbero non essere piacevoli. magari potrei restare traumatizzato.
potrebbe finire un’amicizia (uh….)

e’ come… e’ come la questione: perche’ CAZZO non si possono coniare altri soldi, per sconfiggere la poverta’?
mi e’ stato spiegato (anche se io continuo a non capirlo) che poi verrebbero meno determinati equilibri economici…

.. e cosi’… e’ meglio che io non vada a letto con X. per il mio bene.

pero’.. spesso penso: si’.. uno potra’ anche avere uno splendido rapporto d’amicizia, le passeggiate, i discorsi, le affinita’ elettive… pero’ il succo e’:

ma lei, A CHI HA DECISO DI APRIRE LE COSCE?

quella e’ la vera magia.

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Aug 6

pensare

Category: vita

pensare e’ sempre stato oggetto di mistero, per me.

del resto e’ una cosa che non si puo’ insegnare, giusto? nessuno puo’ mettersi a sindacare sulla maniera in cui pensi. e’ un territorio intimo e segreto.

io spesso.. immagino che i miei pensieri vengano pronunciati da altre voci, voci di persone che conosco.

e, nello scegliere il “protagonista”, cambiano anche un po’ i contenuti, cio’ che decido di pensare.

molte volte credo che io stia solo recitando (avendo me stesso come unico spettatore), e che stia perdendo tempo, facendo pensieri non autentici.
ho sempre amato fantasticare sui dialoghi.

mi piacerebbe sapere come pensano gli altri.
come fanno? come fate? siete capaci di trascrivere le parole che vi siete detti quando avete deciso di lasciare il/la vostro/a ragazzo/a?
o di quando avete scelto l’universita’?

io non sarei tanto capace.. perche’ non penso in termini di “frasi”.. i pensieri mi attraversano come lampi. come quando ti viene un’intuizione.

pochi giorni ho riflettuto su una cosa: quando “mi fermo” e mi metto a riflettere, la prima cosa che mi penso e’: “sono qui”.

sono qui. nel senso sono qui, sdraiato sul letto. con gli occhi chiusi, a pancia in giu’.

e’ come se avessi il bisogno di partire da una base assolutamente certa, prima di partire con la tangente e fare innumerevoli altri pensieri.

perche’.. se il punto di partenza e’ fallace.. poi tutto quello che ci costruisci dopo non puo’ che essere un enorme macello, giusto?

questo e’ un tratto che mi porto dietro anche in altri ambiti. ad esempio, quando devo studiare qualcosa.. ho una gran voglia di partire dalla preistoria di quel qualcosa, e poi arrivare fino al punto che devo apprendere.
altri, magari, si lasciano trasportare dall’intuito, dal caso, e arrivano prima al risultato. che poi e’ quello che conta, no?

anche con i libri ho un rapporto strano.. si’, ho letto tutte e 238 le pagine. ma le ho lette veramente? magari se facessimo un confronto io e te sullo stesso libro, verrebbe fuori che la mia e’ stata una lettura imbarazzantemente superficiale.

ma… cosa cerco veramente dalla lettura dei libri? per quanto tempo un libro deve restare nella nostra memoria?

forse parto col presupposto (sbagliato?) di imparare qualcosa di piu’ sulla vita.

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Feb 28

sms tra cyborg

M = mazerocool

S = sugo

M – Che fai stasera?

S – Ti do una cosa

M – Come?

S – a mano

M – Ma quando?

S – quando ci pare

M -Vabbè io sto a mangia la pizza fritta e poi gli arrosticini.se vuoi faccio lasciare da qualche parte

S – Mixer

M – Ma ti fa piacere la mia presenza o oggi sei di umore robotico?

S – 🙂 cos’hai contro i robot??

M – Niente se sono come te 🙂 ti chiamo quando esco da qua.

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Feb 24

E’ bello lavorare in Micso

Category: tmrc,vita

ci si sente protetti 🙂

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Jan 5

Salve, vendo proxy pop3 (volendo anche imap :P ) a prezzi modici

Category: tmrc

..proseguendo la scia di un precedente post..

$emi-bruni = Emiliano Bruni;

$emi-foto = Emiliano Verrocchio;

A quanto pare il piccolo $emi-foto (che ha aggiunto da poco nuove foto sul suo blog, andatele a vedere!) continua ad avere problemi con l’utilizzo della posta elettronica, ma non per sua colpa o sua inesperienza.

Il problema e’ che lui attualmente si trova ad Helsinki, e si connette ovviamente tramite un provider finlandese.

Il suo desiderio era continuare a controllare la propria casella di posta @libero.it tramite client (anche perche’ la webmail attuale fa decisamente cagare), in questo caso Thunderbird.

Cosa succede pero’?

Che il server pop3 di Libero non consente l’accesso da indirizzi ip di provider che non siano appunto Libero:

$ telnet pop3.libero.it 110
Trying 193.70.192.70…
Connected to pop.libero.it.
Escape character is ‘^]’.
+OK POP3 PROXY server ready (7.0.027) <B4F697D4EE1A69234017D751DE02FE1DC076B1E6@pop5.libero.it>
user arfarf@libero.it
+OK Password required
pass lollol
-ERR [AUTH] POP3 access not allowed
Connection closed by foreign host.

Come risolvere? Mi e’ venuta l’idea di installare sul mio server casalingo un proxy pop3/imap (anche ssl), Perdition.

Non avevo mai usato questo software, ne sono venuto a conoscenza tramite $emi-bruni e le conseguenze di una storica nottata in Micso………

(per la serie: “misura la tua altezza in unita’ rack!” :D)

L’implementazione e’ stata leggermente diversa, e senza dubbio piu’ semplice: mentre nel caso Quipo bisognava “convogliare” diverse autenticazioni (su ip differenti) su un unico database, io, disponendo di un solo ip 🙂 , ho semplicemente bindato Perdition su una porta non-standard, diversa dalla 110 (che uso gia’ per il MIO account di posta 😛 )

$emi-foto dunque ha modificato la configurazione del suo account, specificando come server pop3 non piu’ quello originale, ma il mio hostname (uso un dns dinamico, tramite il servizio DynDNS).

Quindi tutto cio’ che arriva qui sul mio server, e che “matcha” l’indirizzo email di $emi-foto, viene proxato verso il vero pop3 (pop3.libero.it), ovviamente apparendo col mio indirizzo ip della mia connessione, che non a caso e’ Infostrada 😛

$people = array(‘Emiliano Bruni’,’Emiliano Verrocchio’);
foreach ( $people as $nome ) { echo ‘Grazie ‘.$nome.’!<br>’; }

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Dec 14

hai 15 minuti?

Category: vita

fai partire il brano, e subito dopo clicca qui.

grazie jaro 🙂

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Oct 30

Ascii Art

Category: tmrc

Oggi, mosso dalla pieta’, mi sono loggato su un server (in housing) di un cliente, visto che il load arrivava puntualmente alle stelle e toccava riavviare la macchina.

Cosi’ sono entrato in /var/log, e ……

httpv://www.youtube.com/watch?v=_TH8Z50O2Ys

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Oct 10

Meno male che esiste..

Category: musica,tmrc

..USENET!

Cercavo da un po’ il titolo di un videoclip; ho postato la descrizione di cio’ che ricordavo su

it.arti.musica.rock e mi hanno risposto 🙂

(message-ID: BtHk.78915$Ca.20232@twister2.libero.it)

httpv://www.youtube.com/watch?v=_dcDPBnz3rQ

Colgo l’occasione per dire che:

– effettivamente il mio rapporto con Internet e’ iniziato proprio con i newsgroup (1999).

Papa’ frequentava gia’ diversi NG (it.discussioni.lingustica per dirne uno) e io mi ero iscritto (sempre col suo account) a it.arti.musica.strumenti.chitarra, da cui poi sono nate tante cose, diverse amicizie che continuano tutt’oggi.

– prima dei NG, avevo frequentato un po’ qualche BBS, sempre grazie a papa’. Mi ricordo che lui mi fece vedere una BBS dove si parlava di Analisi (era l’anno in cui mi ero iscritto a Ingegneria, ad Ancona).

Ricordo sfondo blu e scritte gialle 🙂 E la grammatica assolutamente curata e precisa di chi scriveva i post.

– la prima volta in vita mia che sono venuto a contatto con il concetto di “hacking” e’ stata….

mmmmm, onestamente credo che fosse a meta’ degli anni ’80 (io sono del 1978). Fecero vedere in TV un documentario. Si parlava del fatto che gli hackers potevano fare qualsiasi cosa, come ad esempio bloccare il volo degli aerei. E allora nel servizio facevano vedere la ripresa di un aereo in volo, e poi subito dopo il fermo-immagine. Ahahah che lollata!

Nello stesso servizio c’erano diverse riprese ad un tizio jeans-camicia-a-quadri-capelli-lisci-biondi-un-po’-lunghi-e-occhiali (palesemente un hacker). In una scena si vedeva questo tizio, ripreso da una telecamera, che camminava lungo una strada. Ad un certo punto si ferma di botto, e torna indietro.

Chissa’ cosa avevano voluto comunicare con cio’. Forse che aveva la mente piena di mille pensieri cospiranti. In un’altra scena lo stesso tizio sale delle scale, apre una porta coperta di adesivi, e scopare li’ dietro.

E’ chiaro che darei la vita per rivedere quel servizio.

Nel corso degli anni beh.. poi venne il Commodore 64, ma prima ancora il TRS-80. Nel giro di due giorni spero di ritrovare la foto di mio cugino blended seduto li’ davanti 🙂

Che bei ricordi il manuale del C64!! Il “libro del mago”.. Mi piaceva riscrivere i listati e cambiare qualcosa, giusto per vedere che succedeva.

Altro ricordo fondamentale era quando si andava a casa di un certo amico, con il registratore appresso (anzi il DATASSETTE) per copiare i nastri.

Ci si dava il tempo “1… 2… 3!”: lui schiacciava il tasto “PLAY”, e io “RECORD” 🙂

Impossibile non citare anche Zzap!, favolosa rivista di videogiochi.

Era bellissimo leggere le recensioni di giochi che LI’ avevano un titolo, e poi nelle riviste (che ora sarebbero super-abusive) c’erano gli stessi giochi con titoli cambiati (e italianizzati).

Beh, sono le 5 del mattino passate. E’ meglio se dormo un altro po’ prima di andare in ufficio 🙂

Concludo dicendo che:

– intorno ai 11-12 anni sono passato dalla mania del computer a quella della musica (essi’, fu all’incirca nel 1989, quando trasmisero “Woodstock, 20 anni dopo”).

Mio padre dopo qualche anno divento’ socio della Metro Olografix……. e io non ne volevo sapere!

Ogni tanto per scherzare dico a papa’: “Mi ci dovevi portare a calci in culo”, come ad esempio alla storica conferenza “L’hacker e il magistrato” (1996?).

Insomma, che io ricordi le cose sono riprese appunto con i newsgroup.

E poi, in un giorno importante, mentre ero su IRC (canale #iamsc, quello relativo a it.arti.musica.strumenti.chitarra), entro’ un nick: Ratiug (“guitar” scritto al contrario, come disse lui).

Lui disse: “E’ fatta….. ho fatto la pazzia”. E io: “Cosa..?”

“Sono collegato da casa ad un server dell’universita’ .. e da li’ su IRC”

La cosa mi affascino’; quando gli chiesi qualcosa in piu’, lui mi consiglio’ di leggere due e-zine:

Newbies e Netrunners. Poi lessi la famosa “Guida all’hacking di Lord Shinva” (che ho stampato e che conservo ancora), BFi, e altro.

La prima distro Linux che misi fu Madrake (8.1). Dopo qualche tempo lo Smilzo mi consiglio’ di mettere un server casalingo, e di usare Debian (3.1). E’ li’ che nacque katy. Conservo ancora un file di testo “smilzo.txt” che recita testualmente

sugo@katy-NG:~$ cat smilzo.txt
patcha il sistema

🙂

Il resto e’ storia :*****

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Oct 6

dal romanzo “LA MELA D’ORO”, secondo della trilogia degli Illuminati

Category: vita

Ricordi la storia della Mela d’Oro, almeno nella versione emendata ed esoterica? La versione autentica e’ la stessa, fino a un certo punto.

Zeus, un vecchio terribilmente noioso, fra parentesi, aveva dato una festa sull’Olimpo, e aveva offeso Nostra Signora non invitandoLa.

Lei fece una mela, ma era di Acapulco Gold (qualita’ molto rinomata di marijuana), non di oro metallico. Scrisse Korhhisti sopra, alla piu’ bella, e la fece rotolare nella salda del banchetto. Tutti – non solo le dee… quello e’ un mito sciovinistico maschile – iniziarono a litigare su chi avesse il diritto di fumarla.

Paride non venne mai chiamato a giudicare; quella e’ solo una fantasia da poeta. La guerra di Troia fu soltanto un altro delirio imperialista, e non aveva alcun collegamento con questi eventi.

Quel che davvero accadde fu che tutti stavano rissando sulla mela, affannandosi e spingendosi uno con l’altro, e ben presto le loro vibrazioni – gli Dei hanno una vibrazione molto alta, pari alla velocita’ della luce – scaldarono la mela a tal punto da provocare il rilascio di pesanti fumi.

In una parola, tutti gli Olimpici si stonarono.

Ebbero una Visione, o una serie di Visioni.

Nella prima Visione videro Yahweh, un dio che abitava vicino in un suo mondo che si sovrapponeva al loro in alcune parti. Stava ripulendo il set per cambiare scenografica e iniziare un nuovo spettacolo.

Il suo metodo li colpi’, in quanto piuttosto barbaro. Stava infatti affogando tutti – eccetto una famiglia, alla quale permise di fuggire su di un’Arca.

“Questo e’ il Caos”, disse Mercurio. “Quel Yahweh e’ davvero cattivo, anche per essere un dio.”


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