Mar 18
Una giornata particolare
non saprei dire quando è iniziato il mio desiderio di visitare il telegrafo da vicino.
nel corso della mia vita ho adocchiato altre… “cose alte” nella mia città, ma quelle si erano rivelate tutto sommato abbastanza raggiungibili da vicino:
la cosa buffa è che, con una certa frequenza, vedevo spesso comparire su facebook (quando ci stavo) foto di gente che andava vicinissimo al Telegrafo a farsi tranquillamente foto (più che altro gruppi musicali)
come cazzo facevano? da dove salivano?
per un certo periodo avevo iniziato a fare dei sopralluoghi per cercare di individuare una possibile strada per salire.
con un’estrema fierezza (a botte di Google maps) avevo trovato questa strada, ero troppo convinto che fosse quella “giusta”.. ma purtroppo si trattava di una stradina privata che portava abbastanza vicino al Telegrafo, ma non abbastanza da competere con i ragazzini (Zippo esclusi) degli altri gruppi musicali:
Un giorno avevo persino trovato un fantastico post di un tizio che aveva addirittura fatto una piccola mappa:
secondo me la stradina in questione (quella a destra) era questa:
fast forward di un paio d’anni.
mi reco al centro commerciale “Globo” per comprare un paio di scarpe per mio padre, e uno di quei pantaloni da tuta che ha il benefit di potersi sbottonare di lato, molto utile nel caso in cui l’individuo rifiuti di calarsi i pantaloni e/o di alzarli oltre il ginocchio, al fine di farsi fare dei trattamenti a causa di piedi ultragonfi.
caso volle che sia le scarpe sia il pantalone non siano andati bene.
mia madre obiettò che la tuta era “da donna” e che le scarpe, seppur della taglia che lei mi aveva indicato, erano troppo piccole.
così, giusto per non farsi mancare una buona dose di stress anche di sabato, sono tornato al Globo.
per fugare la noia, al ritorno ho fatto un percorso diverso, più lungo, in sostanza mi era venuta voglia di ripassare davanti il cancello della stradina che portava al Telegrafo (che ho sempre visto chiuso…)
con mio sommo stupore, il cancello era aperto.
non solo.
c’era un cartello con su scritto “parco colle del telegrafo”
….WHAT?
vado “su internet” e scopro che il parco era stato inaugurato a dicembre
httpv://www.youtube.com/watch?v=k4vUWBQPaHw
lì ho deciso che avrei atteso un momento speciale, e una compagnia speciale, per andarci la prima volta 🙂
e così è stato.
cmq, quanto cazzo è bello, e quanto cazzo è grosso *
***love***
1 commentMar 10
mi piace lavorare
ogni tanto faccio questa riflessione.
10 anni fa circa, ero tendente ad essere molto “minuzioso”, perfezionista sul lavoro, su aspetti molto tecnici legati al lavoro da sistemista.
col passare del tempo, mi sto rendendo conto che, in maniera piuttosto naturale direi, sto modificando questo atteggiamento.
tendo a semplificare, ad essere meno “fissato”, etc…
e mi chiedo:
se questa tendenza continueràa proseguire, magari tra 5 anni sarò ANCORA meno fissato, e potrei concludere che giàora sto perdendo molto tempo in cose non realmente necessarie/importanti, e che ho GIA’ perso negli anni passati molto tempo in cose non realmente necessarie/importanti.
quindi le riflessioni sono:
– la modifica del mio atteggiamento deriva dal miglioramento tecnologico dei software/sistemi operativi utilizzati?
chi ha mai più ricompilato un kernel negli ultimi 7/8 anni? giusto per fare un esempio.
– la mia vita si è così “appesantita” che umanamente non ho tempo di seguire le cose in un certo modo, per cui sono costretto a semplificare, ridure…. anche se non vorrei?
– la mia professionalitàè migliorata, per cui ora ho una visione più chiara/pragmatica di ciò che è realmente necessario/importante?
magari la veritàstaràin un mix delle 3 🙂
1 commentJan 7
Un pesce fuor d’acqua
una delle puntate che mi è piaciuta di più…
un tenero e fantasioso modo di esprimere le difficoltàcon una lingua che non si conosce (Lost In Translation?)
No commentsJan 4
Foreign language
Mi ricordo.. Emiliano stava in UK da poco.. 1 o 2 anni
poi era tornato ed eravamo qui in camera mia
lui mi fece ascoltare un’intervista di qualche cantante/musicista (se non ricordo male, era uno degli Oasis)
mi chiedeva.. se io stavo capendo qualcosa. io capivo veramente ben poco.
lui invece mi diceva “io capisco tutto”
c’ho ripensato qualche tempo fa, quando Phil mi ha fatto conoscere questo brano e ho ascoltato l’intro:
vabo’.. ma forse non fa testo.
mi sembra veramente troppo facile 🙂
Dec 25
nulla accade per caso?
da qualche settimana sto leggendo “nulla accade per caso”.. un libro che mi ha prestato l’anno scorso (era il FutureFest 2016, sì) un amico “olografico”..
un libro che lui aveva comprato in molteplici copie
io lo sto leggendo per altri motivi (che non sono, come si potrebbe immaginare, quello di assimilare i contenuti del libro), ed è carino ma niente di più.
per certi versi (sto a circa metà) è il racconto di “coincidenze”, che possono più o meno suggestionarci.
antefatto: casa dei miei genitori è ormai un luogo a rischio, un potenziale buco nero, potresti trovare il telecomando della TV in salone avvolto tra 2 guantoni da sci, potresti trovare un guscio di noce dentro un barattolo di vetro pieno di viti (il barattolo poi può essere opzionalmente anche riempito d’acqua), e via così.
nel periodo-finestra da quando ho mollato l’appartamento in via Tirino, e prima di andare a vivere a casa _mia_, sono stato alcuni mesi a casa dei miei, portandomi appresso tutta la mia roba.
c’erano anche cose non mie, tra cui un libro, a cui tenevo particolarmente.
a un certo punto è scomparso.
non credo che il proprietario me l’avrebbe mai richiesto.
e non credo nemmeno che si sarebbe dispiaciuto per l’episodio.. il libro avrebbe seguito semplicemente il suo destino naturale..
fine antefatto.
oggi è natale. per me ormai è un giorno come un altro, con il pranzo che finisce alle 14.05, solo io mia madre e mio padre.
ieri sera ad esempio (la cena della vigilia) alle 21:30 ero giàfuori casa, ho fatto un giro nella cittàdeserta.
volevo salire sul ponte del mare.
non sono arrivato nemmeno a metà: ho avuto paura. vertigini
però ho ugualmente fatto una foto:
tipicamente mio cugino, con moglie e 3 figlie, veniva a casa dei miei per prendere i regali da dare alle “bimbe”
oggi è stato più pratico andare dalla nonna, di fronte.
io non ero particolarmente raggiante all’idea, non sto qui a spiegare perché.
a un certo punto, mentre girovago per l’ancient apparamento di mia zia/mia nonna, vedo quel libro, in mezzo ad una fila di libri di cui ne riconosco diversi..
il libro era proprio lì al centro:
libro salvato 🙂
anyway, Natale di mmerda.
1 commentDec 23
Oggetti misteriosi
A casa dei miei trovo una copia di questo oggetto nei posti più disparati
Diciamo che sono abituato a varie stranezze ormai…
chissàda dove proviene
1 commentDec 4
Michael Clayton
un film che mi ha affascinato, sempre e da subito
saràper la tensione dei dialoghi..
per il personaggio mistico/folle di .. Arthur