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few people

May 13th, 2015 | Category: ricordi,vita

ieri e oggi ho avuto il piacere di frequentare 2 tecnici.

a casa dei miei genitori

uno è stato il tecnico della lavatrice.. vorrei dire il nome, ma se lo dico, rischio di comprometterlo troppo

visto che credo che solo lui, al mondo, abbia quel nome

mi ricordavo di lui.

mi è sempre sembrato un po’ strano

quando veniva a casa, mentre io ero piccolo, mi sembrava semplicemente strano

adesso invece, oltre che strano, ci vedo anche delle cose in più, vagamente inquietanti

una volta venne a casa, di mattina. io non ricordo perché, ma ero lì, forse era d’estate, o non ero andato a scuola.

e mi ero messo a suonare la chitarra in camera mia.

lui a un certo punto è piombato in camera, aveva interrotto il suo lavoro, e voleva che gli suonassi qualcosa.

mi ricordo che  suonai “summer song” di Satriani (senza vergognarmi, il che va notato, non tanto per la scelta del pezzo, quanto proprio per il fatto di suonare addosso a qualcuno così vicino)

 

questo è accaduto una 15ina di anni fa. ieri lui è tornato a casa, e mi ha chiesto “come va con la chitarra”? <- tratto nerd

altri discorsi che abbiamo affrontato riguardavano la postura. la postura che uno ha, in relazione al proprio umore e/o autostima.

gli ho offerto un caffè, ma lui ha accettato “solo a patto che lo prendessi anche io”

“ma la caffettiera è da uno, non ti preoccupare!”

ho dovuto per forza berlo.

poi lui mi stava dicendo qualcosa, ma in quel momento sono rientrati a casa i miei genitori, lui si è interrotto, ed è andato via, come se ormai quel discorso fosse andato irrimediabilmente perso.

questo modo di fare, cioè di non dover dare nessuna spiegazione ad un comportamento socialmente non normale, per me è un altro tratto distintivo del Nerd.

ma devo ammettere che il tecnico della caldaia mi è piaciuto di più.

anche lui è una vecchissima conoscenza.

una volta da piccolo l’ho visto salire per le scale, e mi sembrava davvero un robot, con le spalle fermissime, la schiena ultradritta

cmq è/era abbastanza grasso

un’altra cosa che ricordo bene è quando lui si era ficcato nel cunicolo dove c’era la caldaia, poi voleva che io vedessi una certa cosa, allora lui dichiarò l’algoritmo:

  • adesso tu esci
  • io esco
  • tu rientri

così io potevo vedere bene da vicino quello che prima lui vedeva bene da vicino.

oggi quando è venuto, c’era anche mia madre

lui ha chiesto a mia madre quale fosse precisamente il difetto

si è partiti da una descrizione molto generica, del tipo “l’acqua calda dura poco”

fino a .. “..sono andata lì alla caldaia, ho visto dei numeretti lampeggiare e..”

“ma solo un numero? non c’era anche una lettera? E?”

“ora che mi ci fai pensare, sì.. E”

“E.. e poi? ci sta un numero dopo, per forza (ahh.. i fantastici codici di errore presumo) da E1 a E9”

ma niente, mia madre non ricordava il codice di errore.

allora lui è stato un po’ lì a ripassarsi mentalmente (a bassa voce) i codici..

E1…

E2..

E3..

E4.. vabbe’ la sonda..

E5.. non esiste

mi sembrava molto affascinante. perché il codice E5 l’hanno zompato?

poi mentre trafficava, a un certo punto ha osservato una serie di prodotti, tipo candeggina ammorbidente etc.. che erano lì

e mi fa

“mi devo imparare a fare la lavatrice. tu la sai fare la lavatrice?”

“sì”

“allora mò ti faccio una domanda. hai presente che quando tiri fuori il cassetto, ci sono 3 vaschette”

“sì”

“che ci metti dentro?”

ammetto che la cosa è parzialmente un mistero per me, ma ho detto

“in quella più stretta a sinistra, ci metto l’ammorbidente, in quella centrale più grande il sapone”

“e in quella più a destra?”

“niente”

“a me l’hanno spiegato diversamente”

“cioè?”

“cioè che in quella più a sinistra ci va l’ammorbidente per il pre-lavaggio, in quella centrale ci metti l’ammorbidente se non fai il prelavaggio, e nell’ultima il sapone”

(improvvisando) “ah io sapevo che nella terza ci andava qualcosa solo se lavi cose di lana..”

 

poi si è ripetuta a distanza di anni la scenetta dell’algoritmo, così ho potuto vedere da vicino

e mi ha mostrato, mentre parlava, come si programmava la temperatura

e ho commesso l’errore fatale, quello che un nerd non può non rimproverarti, cioè quello di aver guardato per un secondo lui anziché il display della caldaia

“non guardare a me, guarda la caldaia!”

 

cmq la faccenda della lavatrice mi aveva messo un po’ tristezza.

ho pensato.. poverino, forse è un nerd che non è più fidanzato?

 

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