Jun 14

Tribute to Eddie Van Halen

Category: musica,vita

eddie jumping

Uno dei miei piu’ grandi eroi. Quando ero piu’ giovane, la sua figura rappresentava per me una sorta di stile di vita, molto piu’ che un semplice chitarrista (e compositore).

All’epoca ero talmente uscito di testa che avevo verniciato il manico della mia Ibanez per farlo sembrare in acero (la mia e’ in realta’ in palissandro), e ci avevo attaccato diverse strisce di scotch nero e bianco (mentre la storia narra che Eddie passo’ sopra il corpo della sua chitarra con le ruote della bicicletta verniciate di nero).

Non ricordo quanti anni fa ho comprato un piccolo libro “Van Halen Riff by Riff”, con tanti esempi del suo stile, i suoi riff piu’ famosi, etc..

All’inizio di questo libro c’e’ secondo me la piu’ bella definizione dello stile di Eddie che si potesse mai scrivere.

E’ in inglese, se qualcuno si offre di fare una splendida traduzione in italiano… 😉

“..this remind me of an experience I once had as a youth. At 14, while on a white-water canoe trip in Canadian wilderness, I was able to take a helicopter ride with a Vietnam vet combat pilot, who earned his stripes flying out wounded soldiers while under fire.

After flying level for a while, he suddenly pulled our bird up vertically and turned off the engine, commencing a manuever knows as “hammerhead”.

In total free-fall, the front of the helicopter dropped down towards earth like dead-weight and we started falling towards a lake below like a two-ton rock.

At what seemed like the last second, he flipped the engine on and we skimmed the surface of the water, feeling lucky to be alive. The combat pilot just turned to me and smiled ear-to-ear.

I often get this same feeling of exhilaration and surprise while listening to Eddie Van Halen’s guitar work.”  (Pete Prown)

A questo punto.. la durissima scelta.. che cosa potrei farvi ascoltare per dare un’idea?

Vi lascio con l’assolo di Eddie nel brano “Romeo Delight”.. dal disco “Women and children first”.. un disco che sembra piu’ bistrattato degli altri 🙂

 

 

2 comments

2 Comments so far

  1. nouk June 19th, 2008 12:39

    c’è chi saprebbe fare di meglio, cmq:

    “…questo mi ricorda un’esperienza che ho avuto da giovane. A 14 anni, mentre ero in un’escursione in canoa sulle rapide nel Canada selvaggio, riuscii a fare un giro su un elicottero con un pilota da combattimento veterano del Vietnam, che guadagnò le sue strisce (medaglie, ndt) portando via dalle fiamme soldati feriti.
    Dopo aver volato in equilibrio per un momento, improvvisamente fece risalire “il nostro uccello” (il nostro velivolo, ndt) e spense il motore, cominciando una manovra conosciuta come “testa di martello”.
    In totale libera caduta, il muso dell’elicottero scendeva giù verso la terra come un peso morto e iniziammo a cadere verso un lago sotto di noi, come fossimo una roccia di due tonnellate.
    In quello che sembrava essere l’ultimo secondo, riaccese il motore e noi rasentammo la superficie dell’acqua, sentendoci fortunati di essere vivi. Il pilota da combattimento semplicemente si voltò verso di me e fece un sorriso da un’orecchio all’altro (noi diremmo “a 32 denti”, ndt).
    Io spesso ho avuto la stessa sensazione di eccitazione e sorpresa sentendo la chitarra di Eddie Van Halen.”

  2. sugo June 19th, 2008 12:41

    :**********************

    grazie Bea!

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