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4 novembre

November 05th, 2006 | Category: vita

Oggi e’ il compleanno di mia madre (lei e’ dello Scorpione).

Ha rimesso una rosa nella mia stanza. Le ho scattato qualche foto, volevo metterle qui.

Nel giro di qualche minuto mi e’ sembrato un pensiero completamente sbagliato.

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fine.

Non e’ che ogni cosa deve sempre finire sotto gli occhi di un pubblico. Non e’ giusto.
Oddio, dire “non mi sembra giusto” e’ fin troppo impegnativo. Significherebbe che ho chissa’ quale etica a riguardo. Nel mio caso e’ meglio dire: “non mi suona bene”.

Intuito, sensazione… come volete. A volte sento di non capire nulla; quando agisco vivo veramente una condizione di abbandono ad una sorta di suggeritore che e’ dentro di me.

In questi giorni stanno svuotando la casa di nonna Mimmi.

Oggi, mentre io ero via, sono venuti a portare il pianoforte qui. Ce l’hanno portato i tipi di Dragani. Che buffo, non ci siamo incontrati. L’hanno messo in salone.

Anni fa il salone era quasi completamente un mio laboratorio musicale. C’era tutto: la batteria, la tastiera, la chitarra elettrica che Marco mi aveva prestato a tempo indeterminato, il mixer, l’amplificatore grandissimo… chissa’ quanto doveva dare fastidio a mamma (ma lei non mi ha mai detto nulla).

L’unico a lamentarsi e’ stato il figlio della signora del piano di sopra. Una volta scese, busso’ e disse: “Mo’ basta co’ ‘sta batteria, ‘ste rullate, ‘sto basso..” ahahah il basso non c’e’ mai stato 🙂

Ho fatto un bel regalo a mia madre: le ho detto che avevo spedito il primo capitolo della tesi al professore (e’ vero).

Si’, lo so che dovrei farlo per me stesso. Infatti e’ cosi’.

Stasera vado da blended. Dopodomani parte per Roma, ci stara’ un mese o piu’.

Per questo motivo mi ha chiesto di prestargli la webcam. Cosi’ potra’ stare in videoconferenza con Gabri e le bambine.

A me piace scorgere il calore umano, dietro la tecnologia.

Mi e’ sempre piaciuto vedere le postazioni dei miei amici. Mi hanno sempre parlato, in qualche modo. Alcune sono asettiche, anonime. Almeno dall’esterno. Si vede che c’e’ qualche problema nel rapporto col proprio computer. Poi magari, guardando il desktop, delle cose vengono fuori.

blended era capace di tenersi per mesi l’icona della registrazione al sito Creative, dopo che aveva installato i driver. Cosi’ come ad esempio l’hostname del suo server: darkstar. Quello di default di Slackware. Come dire: “non ho tempo per certe cose :)”

FiLtRo, bella barra di XP, aveva 3 file di icone. Questa cosa ha contagiato anche altri, tra cui anche me. Ma io non riuscivo a sopportarne piu’ di 2.

Mi sembra che anche Lepore avesse 3 file di icone nella barra, ma quest’ultima era disposta verticalmente. Ed era a scomparsa. Difatti, Matteo non capisce un cazzo di computer.
trolls non ha mai potuto soffrire il tema di XP “carino”, usa sempre quello classico. Toglie subito la richiesta per eliminare file dal cestino: tutto deve sgrizzare.

Una volta trolls e’ venuto qui da me, doveva modificare l’audio di non ricordo quale filmato. Ha aperto il file con Cool Edit. E c’e’ riuscito! “Tanto non e’ sempre mpg?”.

Ad ogni modo, la musica e’ cambiata.

Se uno vuole fare il chitarrista da grande, vuole far si’ che la chitarra sia la propria vita, il punto di contatto con le proprie emozioni… non puo’ vivere tutti i giorni accanto a Paco De Lucia.

Ognuno deve sentirsi un po’ il “Paco De Lucia” del proprio mondo. Abbiamo il diritto/dovere di provarla, questa sensazione. Come facciamo ad andare avanti, senno’?

E… come si fa ad andare avanti sapendo di non essere il Paco De Lucia di un’altra persona?

Non una qualunque, chiaro.

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