Archive for November, 2006

versione originale del pensiero

November 09th, 2006 | Category: vita

penso che la carta, prima o poi, sparira’. costa, non c’e’ che dire.

e in tutto il mondo si sta in merda coi soldi. non c’e’ che dire.
internet invece non costa una mazza.

le generazioni future si sentiranno troppo piu’ comode nell’appicciare il computer e vedersi la fregna di Half Life 2 che gli recita le notizie (magari filtrate da apposite preferenze stabilite prima: calcio si’, musica si’, politica NO, cultura MEN CHE MAI).

ci ritroveremo sostanzialmente soli.

non ci sara’ qualcuno che ci dira’: “oggi si parla di questo questo e quello”.

dovrai andarti a informare TU su quello che vuoi.

troverai un mare di notizie frammentate, scritte col culo magari, e non potrai capire sinceramente un cazzo.

infatti e’ cosi’. si tornera’ all’epoca in cui non esisteva manco la carta. quello che non vedevi, non conoscevi.
come fai a conoscere veramente che cazzo sta succedendo dall’altra parte del globo? sei mai stato in iraq? in albania? in cina? e in sicilia?
e cosi’ tutti ci rassegneremo, e forse piu’ saggiamente concluderemo che se vogliamo sapere qualcosa, e’ meglio farsi un viaggetto piuttosto che affidarsi ai mezzi di comunicazione di massa.

sulla tesi lo scrivero’ in forma diversa.

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Prayers

November 06th, 2006 | Category: vita

Oggi un caro amico, al telefono, mi ha costretto a dire il Padre Nostro e l’Ave Maria.

L’ho fatto. Lui sta a pezzi per l’ex uagliona.

Dopodiche’ anche io ho voluto pregare per me. Ho detto: “Voglio stare con -++–++, porcodio!”

Ho dovuto riniziare daccapo.

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4 novembre

November 05th, 2006 | Category: vita

Oggi e’ il compleanno di mia madre (lei e’ dello Scorpione).

Ha rimesso una rosa nella mia stanza. Le ho scattato qualche foto, volevo metterle qui.

Nel giro di qualche minuto mi e’ sembrato un pensiero completamente sbagliato.

sugo@siugh:~$ rm 10100*

sugo@siugh:~$

fine.

Non e’ che ogni cosa deve sempre finire sotto gli occhi di un pubblico. Non e’ giusto.
Oddio, dire “non mi sembra giusto” e’ fin troppo impegnativo. Significherebbe che ho chissa’ quale etica a riguardo. Nel mio caso e’ meglio dire: “non mi suona bene”.

Intuito, sensazione… come volete. A volte sento di non capire nulla; quando agisco vivo veramente una condizione di abbandono ad una sorta di suggeritore che e’ dentro di me.

In questi giorni stanno svuotando la casa di nonna Mimmi.

Oggi, mentre io ero via, sono venuti a portare il pianoforte qui. Ce l’hanno portato i tipi di Dragani. Che buffo, non ci siamo incontrati. L’hanno messo in salone.

Anni fa il salone era quasi completamente un mio laboratorio musicale. C’era tutto: la batteria, la tastiera, la chitarra elettrica che Marco mi aveva prestato a tempo indeterminato, il mixer, l’amplificatore grandissimo… chissa’ quanto doveva dare fastidio a mamma (ma lei non mi ha mai detto nulla).

L’unico a lamentarsi e’ stato il figlio della signora del piano di sopra. Una volta scese, busso’ e disse: “Mo’ basta co’ ‘sta batteria, ‘ste rullate, ‘sto basso..” ahahah il basso non c’e’ mai stato 🙂

Ho fatto un bel regalo a mia madre: le ho detto che avevo spedito il primo capitolo della tesi al professore (e’ vero).

Si’, lo so che dovrei farlo per me stesso. Infatti e’ cosi’.

Stasera vado da blended. Dopodomani parte per Roma, ci stara’ un mese o piu’.

Per questo motivo mi ha chiesto di prestargli la webcam. Cosi’ potra’ stare in videoconferenza con Gabri e le bambine.

A me piace scorgere il calore umano, dietro la tecnologia.

Mi e’ sempre piaciuto vedere le postazioni dei miei amici. Mi hanno sempre parlato, in qualche modo. Alcune sono asettiche, anonime. Almeno dall’esterno. Si vede che c’e’ qualche problema nel rapporto col proprio computer. Poi magari, guardando il desktop, delle cose vengono fuori.

blended era capace di tenersi per mesi l’icona della registrazione al sito Creative, dopo che aveva installato i driver. Cosi’ come ad esempio l’hostname del suo server: darkstar. Quello di default di Slackware. Come dire: “non ho tempo per certe cose :)”

FiLtRo, bella barra di XP, aveva 3 file di icone. Questa cosa ha contagiato anche altri, tra cui anche me. Ma io non riuscivo a sopportarne piu’ di 2.

Mi sembra che anche Lepore avesse 3 file di icone nella barra, ma quest’ultima era disposta verticalmente. Ed era a scomparsa. Difatti, Matteo non capisce un cazzo di computer.
trolls non ha mai potuto soffrire il tema di XP “carino”, usa sempre quello classico. Toglie subito la richiesta per eliminare file dal cestino: tutto deve sgrizzare.

Una volta trolls e’ venuto qui da me, doveva modificare l’audio di non ricordo quale filmato. Ha aperto il file con Cool Edit. E c’e’ riuscito! “Tanto non e’ sempre mpg?”.

Ad ogni modo, la musica e’ cambiata.

Se uno vuole fare il chitarrista da grande, vuole far si’ che la chitarra sia la propria vita, il punto di contatto con le proprie emozioni… non puo’ vivere tutti i giorni accanto a Paco De Lucia.

Ognuno deve sentirsi un po’ il “Paco De Lucia” del proprio mondo. Abbiamo il diritto/dovere di provarla, questa sensazione. Come facciamo ad andare avanti, senno’?

E… come si fa ad andare avanti sapendo di non essere il Paco De Lucia di un’altra persona?

Non una qualunque, chiaro.

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Che DONNA

November 02nd, 2006 | Category: tmrc

“Mi fermo all’incrocio tra un sentiero bagnato e uno asciutto e mi fermo un attimo.

Guardo i miei mocassini zuppi, e comincio a pensare a questa cosa che sorvola tutto il mondo, lungo le linee telefoniche, tutto il giorno e tutta la notte. E’ proprio sotto al nostro naso, eppure e’ invisibile. E’ come Narnia, o Magritte, o Star Trek, un intero maledetto mondo. Eccetto che non esiste fisicamente. E’ semplicemente la coscienza collettiva di tutti quelli che ne fanno parte.

E’ davvero strano.

Oltrepassa i limiti della mia intelligenza”

J.C. Herz

tratto da

“I surfisti di Internet”, Feltrinelli

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